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Edifici ad Energia Quasi Zero – Net Zero Energy Building – Passivhaus – Architettura Bioclimatica – Carbon Neutral Buildings – Edilizia Eco-Bio Compatibile – Sustainable Buildings – Edifici ad Elevata Efficienza Energetica – Architettura Sostenibile – Energy Plus Buildings
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La babele del passivo e la limpidezza di 2226
In Austria lo studio Baumschlager Eberle ha inaugurato la sua nuova sede in un edificio passivo privo di impianti di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione attivi; la minima temperatura invernale è prevista di 22°C e la massima estiva di 26°C. Un edificio dotato di una enorme massa di accumulo termico interna (pareti perimetrali doppie in blocchi di laterizio spesse 76 cm, copertura in calcestruzzo iperisolata). E' il 2226 di Lustenau. Ma cosa significano i termini "edificio passivo", "casa passiva", "Passivhaus" ed "edificio bioclimatico" esattamente?
IG Passivhaus Veneto
L’11 febbraio scorso è nato il gruppo IG Passivhaus Veneto, associazione che conta tra i suoi membri esperti Passivhaus progettisti, consulenti tecnici e costruttori delle provincie di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza. L’associazione si cura di diffondere informazione e formazione tecnica inerente il protocollo Passivhaus del PHI di Darmstadt. L'associazione è aperta a tecnici, aziende, imprese di costruzione ed artigiani che intendono intraprendere un percorso di innalzamento del proprio livello qualitativo di conoscenza e preparazione operativa fino allo standard Passivhaus appunto, oltre, ovviamente, a chi ha già tali competenze e capacità. Contatto: info@igpveneto.it.
Chi ha paura di Lucifero?
Ka_Ba, il miglior edificio energeticamente efficiente in regime estivo ed invernale del 2011 secondo il Concorso Nazionale ANIT “Un Progetto al Sole” è stato oggetto di monitoraggio nelle scorse giornate dal 19 al 23 agosto, in occasione dell’arrivo in Italia di “Lucifero”, anticiclone magrebino che ha portato le temperature più alte dell’estate 2012 anche in Pianura Padana.
Energia da fonti Rinnovabili: dal 31 maggio sono obbligatorie
Il 31 maggio 2012 è entrato in vigore l’obbligo di installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici nuovi e in quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti. Nella prima fase Il 20% dei consumi energetici deve essere coperto da fonti rinnovabili
Il Decreto Rinnovabili (art. 11 Dlgs 28 del 3 marzo 2011 e allegato 3) impone che i progetti di edifici di nuova costruzione e i progetti di ristrutturazioni rilevanti degli edifici esistenti debbano prevedere l’utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento.
Nearly Zero-Energy Building - Duo Concept
Intervista a Claudio Pellanda di KlimArk
e a Paola De Toni de La calce del Brenta
Sinergie Moderne Network a klimahouse 2012
Ka_Ba: miglior edificio energeticamente efficiente in regime invernale ed estivo del 2011
Il 14 ottobre scorso, in seno al 2° Congresso Nazionale ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico ed acustico) sono stati proclamati i vincitori del concorso nazionale “Un Progetto al Sole 2011”. Il 1° Premio è andato a Ka_Ba un edificio bifamiliare sito in provincia di Vicenza, a Tezze sul Brenta (Vi), il cui progettista energetico è l’arch.Claudio Pellanda, con studio nel medesimo comune.
La motivazione recita “per la realizzazione del miglior edificio energeticamente efficiente in regime invernale ed estivo”.
Analisi economica di un intervento di risparmio energetico
Prima di ogni intervento di miglioramento della prestazione energetica di un edificio è necessario svolgere una accurata analisi dello stato di fatto rilevando le caratteristiche dell'involucro, degli impianti e i consumi reali.
Molto spesso però questo tipo di analisi richiede tempi ed attrezzature che portano a costi che la committenza non è in grado o non vuole sostenere prima di decidere se effettivamente l'intervento può portare ai benefici economici attesi.
UNA COPERTURA PER OGNI STAGIONE
L’Italia si trova in condizioni climatiche tra loro diverse ma quasi dovunque caratterizzate tanto da temperature eccessivamente rigide in inverno quanto troppo elevate in estate. Servirebbero involucri edilizi capaci di “cambiare di guardaroba” al cambio di stagione. Se questo rimane un sogno le soluzioni costruttive correntemente disponibili possono invece fare molto per la difesa termica sia invernale che estiva.
SULLA PELLE DELLE COPERTURE
Il contrasto al surriscaldamento estivo degli edifici nasce dalla pelle esterna delle coperture, e finisce su quelle interne di murature e pavimenti, a meno che non ci si affidi al condizionamento attivo, responsabile del crescente consumo di energia elettrico estivo, inquinante, costoso e capace di mettere a dura prova il sistema della distribuzione elettrica italiano.
IL VAPORE E LE COPERTURE
Il vapore è sempre abbondante nei nostri ambienti di vita nella stagione invernale. Deve esserne allontanato per ventilazione naturale od artificiale. Non siamo in grado con le tecniche costruttive attuali di farne allontanare più del 10% attraverso coperture e murature, ed anche in questo caso ce ne ritroviamo in casa il rimanente 90%.